The Last of Us part II remastered

The Last of Us Part II Remastered affronta sfide considerevoli nella sua presentazione. Nonostante le incertezze prima del lancio, il titolo di Naughty Dog si impegna a dimostrare il suo valore attraverso miglioramenti significativi e alcune novità. La narrativa rimane fedele a se stessa, mantenendo la promessa di una storia coinvolgente. Il percorso verso l’eccellenza è impegnativo, ma il gioco sembra affrontare la ripida salita con determinazione. Gli aggiornamenti offerti contribuiscono a consolidare la sua presenza nel panorama videoludico, mentre alcune sorprese aggiungono un tocco di freschezza. The Last of Us Part II Remastered si presenta come un pacchetto completo, pronto a conquistare gli appassionati di giochi.

The Last of Us part II remastered recensione

La decisione di immergermi nuovamente in The Last of Us Part II, con l’annuncio della versione rimasterizzata, è stata quasi automatica. Il gioco originale già occupa un posto di rilievo tra i miei preferiti di sempre, e l’opportunità di rivivere l’esperienza con miglioramenti tecnici è stata accolta con entusiasmo. Tuttavia, mi sono reso conto che la mia prospettiva personale potrebbe non essere universale, e ho cercato di considerare le domande e le preoccupazioni sollevate anche dai fan più fedeli della serie.

The Last of Us part II remastered
The Last of Us part II remastered

La riflessione è iniziata: questa rimasterizzazione è realmente necessaria o è solo un tentativo di capitalizzare ulteriormente sulla popolarità del gioco, magari in previsione di un adattamento televisivo come un film? Inizialmente, ho dubitato della necessità di una rimasterizzazione, considerando la qualità già elevata del gioco originale. Tuttavia, il mio scetticismo è stato smentito dall’esperienza stessa.

La versione rimasterizzata non solo mantiene l’integrità del gioco originale, ma offre anche miglioramenti grafici e tecnici che si traducono in un’esperienza visiva e giocabile ancora più coinvolgente. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che questa versione non è semplicemente un espediente pubblicitario, ma un modo autentico per rivisitare un capolavoro fra i videogiochi.

La qualità della rimasterizzazione non solo giustifica il suo esistere, ma aggiunge nuovi elementi che anche i giocatori più esperti possono apprezzare. In definitiva, The Last of Us Part II Remastered si presenta come un’opportunità apprezzabile per chiunque abbia amato l’originale, offrendo un motivo concreto per tuffarsi nuovamente nell’emozionante mondo post-apocalittico creato da Naughty Dog.

La trama

The Last of Us Part II Remastered è un gioco che affronta il concetto di trauma, un tema che spesso emerge nei giochi indie. In particolare, mi sono soffermato sull’interessante connessione tra l’elemento personale e l’impatto emotivo nelle esperienze videoludiche. Il titolo, essendo una produzione tripla A, si propone di esplorare il trauma in modo audace, concentrandosi su elementi come amore, odio e rimorso. Mentre alcuni giochi indie sfruttano l’effetto “leggere un diario personale” per immergere i giocatori nella narrativa, The Last of Us Part II opta per un approccio diverso, ma altrettanto potente.

Il gioco, come seguito del suo acclamato predecessore, racconta la storia di Joel, un contrabbandiere d’armi che naviga attraverso una società collassata, trasformata dalla pandemia in cui le masse sono diventate Infetti, una sorta di zombie. La trama si sviluppa quando Joel si trova a contrabbandare qualcosa di diverso: Ellie, una giovane ragazza con un’immunità cruciale per l’umanità.

Il loro legame si rinforza durante il viaggio, ma si complica quando Joel scopre che la salvezza dell’umanità richiede il sacrificio di Ellie. Spinto dall’amore e travolto dal trauma, Joel compie una scelta difficile: salvare Ellie dalla procedura chirurgica necessaria per la cura, condannando così l’umanità.

Gameplay

Il sequel ci mostra che, nonostante questa scelta, la coppia si ritaglia una vita pacifica nella comunità di Jackson, finché una minaccia esterna cambia tutto. L’evento traumatico lascia Ellie desiderosa di giustizia e vendetta, dando inizio a una caccia spietata. Le motivazioni dei personaggi principali si rivelano comuni, riflesso di un comportamento intrinseco alla società umana. L’idea di “dare una lezione a qualcuno” emerge, una forma antica di reazione, anche nelle rimostranze quotidiane come la rabbia stradale.

The Last of Us part II remastered - Gameplay
The Last of Us part II remastered – Gameplay

Il gioco si sforza di esplorare la dualità delle motivazioni umane, introducendo un nuovo personaggio, Abby, inizialmente dipinto come malvagio prima che le sue origini vengano rivelate. Questo tentativo di mostrare entrambi i lati della storia aggiunge complessità, ma a volte può sembrare eccessivo. Nonostante la profondità narrativa, il gioco mostra alcune imperfezioni che possono infastidire.

La sensazione di sottostimare il pubblico emerge quando i temi principali vengono ribaditi in modo evidente, rischiando di risultare ripetitivi. La mentalità “occhio per occhio” assume a tratti una dimensione quasi letterale, sollevando domande sulla giusta indignazione e la malevolenza.

Novità in questa nuova versione

Esordire nel secondo capitolo di The Last of Us riserva una piacevole esperienza per i neofiti, consentendo di immergersi appieno in questa avvincente narrazione. Coloro che hanno già percorso il viaggio delle protagoniste saranno sorpresi dalla novità della modalità di gioco aggiunta, denominata “Senza ritorno”. Quest’ultima, presentata come roguelike stand-alone, propone un’esperienza di gioco incentrata sul puro gameplay, priva di fronzoli narrativi. L’obiettivo è affrontare una serie di scontri per giungere al boss finale, garantendo un’esperienza ricca di azione e adrenalina.

Il giocatore parte da un rifugio e ha la libertà di selezionare il percorso da seguire, con livelli di sfida crescenti. Le arene degli scontri sono tratte dagli ambienti della trama principale, aggiungendo un tocco di familiarità a questa nuova modalità. Le prove di abilità e sopravvivenza si svolgono senza compromessi, fornendo un’esperienza intensa e coinvolgente. La remastered di The Last of Us Part II si presenta come un’opportunità emozionante per i giocatori.

Sia per i nuovi arrivati che per coloro che hanno già esplorato il mondo del gioco. La modalità “Senza ritorno” aggiunge un elemento fresco e stimolante, contribuendo a mantenere viva l’interesse anche per chi ha già vissuto l’avventura principale. Questa versione rimasterizzata offre una chance per rivivere e riscoprire un capolavoro videoludico con nuovi dettagli e sfide.

Comparto tecnico

Esplorando la remasterizzazione di The Last of Us Parte 2, ho notato un miglioramento sottile ma apprezzabile rispetto alla versione originale su PS4. Le due opzioni di modalità, Fedeltà e Prestazioni, offrono scelte interessanti per i giocatori. La modalità Prestazioni regala un fluido gameplay a 60 FPS, tuttavia, a un costo. Le immagini, renderizzate a 1440p, vengono successivamente ingrandite a risoluzione 4K. D’altro canto, la modalità Fedeltà offre un vero 4K nativo, ma con un prezzo: la frequenza di frame scende a 30 FPS.

The Last of Us part II remastered - Trailer PS5
The Last of Us part II remastered – Trailer PS5

La differenza visiva tra le due modalità è notevole, e la scelta dipende dal tuo stile di gioco. Se affronti sfide più impegnative, la modalità Prestazioni è la preferita, garantendo un gameplay più reattivo. D’altra parte, la modalità Fedeltà, con il suo 4K nativo, si rivela un’esperienza visiva magnifica, particolarmente apprezzata nelle difficoltà più basse, dove il ritmo del gioco è meno frenetico.

L’aspetto grafico è solo un aspetto dell’esperienza di gioco; l’audio svolge un ruolo cruciale. La colonna sonora di Gustavo Santaolalla arricchisce i momenti emozionanti, contribuendo a un’atmosfera coinvolgente. Il suono diventa una risorsa preziosa nel rilevare la posizione dei nemici e prevedere i loro movimenti, ampliando la dimensione tattica del gioco.

Sebbene la remasterizzazione offra miglioramenti, la questione dell’audio non sembra aver subito modifiche significative rispetto alla versione precedente. Tuttavia, l’efficacia della colonna sonora nel catturare l’essenza emotiva del gioco rimane un punto forte.

Valutazione The Last of Us part II remastered

La valutazione di The Last of Us Part II Remastered risulta complessa. Una delle migliori proposte degli studi first party di Sony nella generazione di giochi precedente. Va sottolineato che, essendo una rimasterizzazione di un gioco del 2020 con un’impressionante patch di aggiornamento per PS5, dal punto di vista tecnologico non offre miglioramenti significativi rispetto alla versione PS4 con patch di aggiornamento.

La differenza più evidente è l’utilizzo del grilletto adattivo per le armi, un dettaglio carino ma non trasformativo. Tuttavia, questo da solo potrebbe non giustificare un remaster. Tuttavia, Naughty Dog offre ulteriori elementi, come una nuova modalità di gioco che, se gradita, può estendere significativamente il tempo di gioco.

Alcune aggiunte, come la possibilità di suonare strumenti come Gustavo Santaolalla e esplorare livelli perduti, potrebbero apprezzarle maggiormente i fan accaniti. Nel complesso, la remasterizzazione non porta cambiamenti rivoluzionari dal punto di vista tecnologico, ma offre elementi che possono arricchire l’esperienza di gioco per chi è appassionato della trama e delle aggiunte proposte.

Nonostante la mancanza di miglioramenti visivi significativi, l’uso creativo del grilletto adattivo e le nuove modalità possono rendere l’esperienza intrigante per i giocatori affezionati. Va notato che alcune aggiunte potrebbero risultare più gradite a una fetta specifica di fan, come la possibilità di suonare strumenti e le nuove skin che impreziosiscono il gioco.

The Last of Us part II remastered requisiti

Di seguito, i requisiti minimi e consigliati per The Last of Us Part II Remastered per PC. Questi parametri sono essenziali per garantire un’esperienza di gioco ottimale e massimizzare la qualità visiva. Gli utenti dovranno assicurarsi che i loro sistemi soddisfino almeno i requisiti minimi per garantire la fluidità del gioco, mentre coloro che aspirano a prestazioni eccezionali e grafica superba dovrebbero puntare ai requisiti consigliati. L’equilibrio tra hardware e software è cruciale per immergersi completamente nel mondo coinvolgente di questo gioco, offrendo così un’esperienza straordinaria ai giocatori.

Requisiti PC Minimi:

  • Sistema operativo: Windows 10 (64 bit) (Versione 1909 o successiva)
  • Processore: AMD Ryzen 5 1500X o Intel Core i7-4770K
  • Memoria: 16 GB di memoria RAM
  • Scheda video: AMD Radeon RX 470 (4 GB) o NVIDIA GeForce GTX 970 (4 GB)
  • Spazio di archiviazione: 100 GB

Requisiti consigliati:

  • Sistema operativo: Windows 10 (64 bit) (Versione 1909 o successiva)
  • Processore: AMD Ryzen 5 3600X o Intel Core i7-8700
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon RX 5700 XT (8 GB) o NVIDIA GeForce RTX 2070 Super (8 GB)
  • Spazio di archiviazione: 100 GB

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