Suicide Squad: Kill the Justice League

Suicide Squad: Kill the Justice League rappresenta un chiaro esempio delle sfide affrontate da supereroi e villain nell’attuale panorama videoludico. Indipendentemente dal successo al botteghino o dalle controversie, il gioco di Rocksteady Studios è il risultato di un complesso processo di sviluppo prolungato. Il titolo, un sparatutto dal tono sgangherato, riflette le fatiche di un iter creativo travagliato. Alcuni accenni a deludenti performance al box office. Come nel caso di The Marvels, e controversie nei primi mesi del 2024, contornano l’esperienza di gioco. L’attesa prolungata e le difficoltà nello sviluppo emergono chiaramente, delineando un prodotto che, nonostante le sfide, affascina per la sua complessità narrativa e dinamiche di gioco uniche.

Suicide Squad: Kill the Justice League recensione

Suicide Squad: Kill the Justice League è un notevole cambiamento, simile a quando ci si abitua all’atmosfera accogliente di Gotham e si trova improvvisamente nella devastata Metropolis, minacciata da Brainiac e salvata dall’audace Task Force X. È normale sentirsi smarriti di fronte a un cambiamento così drastico tra passato e presente, evidente nella transizione di tonalità offerta dai Rocksteady Studios, che hanno plasmato il quartetto di antieroi in modo analogo ai protagonisti cinematografici del sodalizio criminale.

Suicide Squad: Kill the Justice League recensione
Suicide Squad: Kill the Justice League

La sostanziale differenza risiede nella missione suicida dei personaggi principali: Harley Quinn, Capitan Boomerang, Re Squalo e Deadshot. Si ritrovano ad affrontare un’invasione aliena e la necessità di eliminare gli ex membri della Lega della Giustizia, manipolati da Brainiac fino a diventare perfide pedine per minacciare l’umanità e trasformare la Terra in un nuovo avamposto di Colu, o peggio, in una succursale dove trasformare individui comuni in aberranti soldati devoti al “cervellone dalla testa grossa”.

La narrazione

Il parallelo con le produzioni cinematografiche hollywoodiane emerge nella trama, poiché i quattro disadattati dell’universo DC sono costretti a seguire gli ordini di Amanda Waller e del comandante Rick Flag. Questi ultimi, sollecitati ad obbedire senza poter proferire parola, sono minacciati dalle micro-bombe impiantate nelle loro teste, pronte a esplodere in caso di ammutinamento.

È fondamentale comprendere che Suicide Squad: Kill the Justice League introduce una dinamica narrativa unica, spostandosi da un’ambientazione urbana cupa a una Metropolis sotto attacco alieno. I protagonisti, noti per la loro natura antieroica, si trovano in una situazione di estrema pressione, costretti a collaborare per fronteggiare minacce extraterrestri e nemici che un tempo erano eroi.

Questa transizione offre un’esperienza di gioco coinvolgente, dove i giocatori possono esplorare la complessità delle relazioni tra i personaggi e affrontare sfide epiche in un contesto totalmente nuovo.

La trama di Suicide Squad: Kill the Justice League

La trama si sviluppa attorno alla Task Force X, guidata da Waller, presentando una caratterizzazione dei personaggi che può risultare esageratamente sguaiata per alcuni giocatori. Le sequenze umoristiche, spesso nella vena delle battute tipiche dei cinecomic Marvel, potrebbero risultare eccessive per coloro che preferiscono un tono più serio. La Squadra Suicida, con il suo spirito goliardico e sopra le righe, si distingue come elemento chiave nella narrazione.

Tuttavia, la rappresentazione di Batman e degli altri membri della Justice League, come Lanterna Verde, Superman e Flash, potrebbe risultare priva di carisma per alcuni giocatori. L’approccio a sbarazzarsi di questi iconici personaggi assume quasi un tono terapeutico per il giocatore. La trama, cucita con cura da Rocksteady, si presenta come tollerabile ma non necessariamente memorabile.

L’opzione di un “what if” senza l’inclusione dell’Arkhamverse avrebbe potuto offrire una prospettiva alternativa e forse più accattivante. La storia, pur spettacolarizzando la ricerca ossessiva degli sviluppatori per un umorismo spinto, talvolta cozza con le vicissitudini dell’Uomo Pipistrello, confondendo gli aspetti fondamentali dell’universo DC.

Grafica

La grafica di Suicide Squad: Kill the Justice League merita menzione, con dettagli impressionanti e ambientazioni dinamiche che catturano l’essenza dell’universo DC. I giocatori si immergeranno in un mondo ricco di sfumature e colpi di scena, mentre affrontano una minaccia aliena che cambia radicalmente il panorama conosciuto dei videogiochi di supereroi. Suicide Squad: Kill the Justice League” sfrutta in modo notevole l’Unreal Engine 4, dimostrando una solidità nelle prestazioni che non passa inosservata.

Suicide Squad: Kill the Justice League - La grafica
Suicide Squad: Kill the Justice League – La grafica

Nello specifico, su PlayStation 5, il gioco riesce a mantenere un frame-rate costante di 60 fps, garantendo un’esperienza di gioco fluida e piacevole. Anche la risoluzione merita attenzione, spesso stabilendosi sui 1440p, il che contribuisce a una qualità visiva apprezzabile. L’Unreal Engine 4, quando utilizzato in modo oculato, si rivela ancora una volta un alleato prezioso, offrendo una base solida su cui costruire un’esperienza di gioco di alto livello.

La stabilità del frame-rate e la risoluzione elevata su PlayStation 5 sono elementi che possono soddisfare gli standard più elevati degli appassionati di videogiochi. Tuttavia, nonostante le indubbie qualità tecniche, alcune critiche emergono quando si esamina il design generale di Suicide Squad: Kill the Justice League. Un aspetto che potrebbe risultare poco accattivante è l’ambientazione e i nemici presenti nel gioco

Suicide Squad: Kill the Justice League gameplay

In Suicide Squad: Kill the Justice League, l’esperienza di gioco si sviluppa all’interno di Metropolis, una città che, pur non essendo vastissima, è accessibile sin da subito. Tuttavia, la sua rappresentazione può risultare piatta, con aree apparentemente vuote, interrotte solo da occasionali incontri casuali con nemici o veicoli “corrotti”. Questa monotonia si riflette anche nelle missioni principali e secondarie, che talvolta mancano di ispirazione.

Le missioni si concentrano spesso sulla difesa o liberazione di zone dalle truppe di Brainiac. Oppure, l’eliminazione di terminali protetti da generatori, o l’accompagnamento di veicoli a destinazione. Nonostante alcune attività secondarie offrano potenziamenti e sfide di velocità per variare la routine, l’obiettivo finale è spesso il medesimo. Solitamente, annientare i nemici per le strade di Metropolis.

Multiplayer e single-player

Suicide Squad: Kill the Justice League offre un’esperienza di gioco divertente, soprattutto quando si decide di unirsi a un massimo di altri tre giocatori per creare caos con esplosioni e proiettili. Tuttavia, sia giocando in compagnia che da soli, il gioco presenta un problema legato alla struttura open-world. Un gameplay che non è particolarmente esteso o variegato.

Il mondo di gioco manca di abbondanza e varietà. La presenza di collezionabili non riesce sempre a intrattenere durante le pause tra le missioni. La ripetitività delle missioni principali, nonostante le differenti minacce aliene, e la scarsa varietà nelle boss fight contro ex membri della Lega della Giustizia, non contribuiscono a migliorare la situazione.

Conclusioni su Suicide Squad: Kill the Justice League

Suicide Squad: Kill the Justice League offre un’esperienza di gioco contrastante, distante dai successi precedenti di Rocksteady Studios con Batman. Nel tentativo di distruggere gli ex membri della Lega della Giustizia e affrontare il malvagio Brainiac, il gioco si avventura in un territorio narrativo discutibile. Spesso, in contrasto con la coerenza dell’universo DC. Tuttavia, il gameplay in terza persona offre una soddisfacente esperienza di sparatutto. Un gameplay senza eccessi, ancorato a una formula collaudata e supportato da una solida realizzazione tecnica.

Le lacune principali emergono nella narrazione poco incisiva, nel design generale privo di personalità e in un’approccio datato all’esperienza open-world. Probabilmente, dovuto a uno sviluppo prolungato. Nonostante i confronti negativi con i precedenti lavori di Rocksteady, il gioco presenta un lato positivo. Un looter shooter imperfetto che, nel corso del tempo, potrebbe rivelare il suo potenziale o fallire nel tentativo di farlo.

In definitiva, Suicide Squad: Kill the Justice League si presenta come un titolo controverso, con spunti interessanti ma con alcuni difetti che potrebbero influenzare il suo successo come gioco live service. Tutto sommato, è un videogioco che comunque è divertente e soddisfa, anche se non tutti.

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