Il film Five Nights at Freddy’s è tratto dall’omonimo videogioco di successo e vede la partecipazione del creatore Scott Cawthon alla sceneggiatura. La pellicola si presenta come un classico slasher, con un mistero soprannaturale da svelare e una serie di brutali omicidi da fermare. Un film che ha poco di horror, poco di fantascienza dato che come protagonisti ci sono anche dei robot e molto di soprannaturale.
Indice
Five nights at Freddy’s trama
Mike Schmidt, un giovane uomo tormentato da un trauma infantile irrisolto, si ritrova in una spirale di lavori temporanei, ostacolato da frequenti problemi comportamentali. L’ennesimo licenziamento lo mette di fronte a una dura realtà: rischia di perdere l’affidamento della sua sorellina minore, Abi. Disperato, accetta un lavoro notturno come guardia di sicurezza presso una pizzeria decadente, chiusa al pubblico dagli anni ’80: il Freddy Fazbear’s Pizza.
Il locale, un tempo rinomato per le sue pizze e gli spettacoli con pupazzi animatronici, è ora un luogo avvolto da un’aura di mistero e inquietudine. Sin dalla prima notte, Mike si trova ad affrontare eventi inspiegabili e incubi ricorrenti che lo tormentano. I pupazzi animatronici, Freddy, Bonnie, Chica e Foxy, che di giorno intrattenevano i bambini, assumono un comportamento sinistro durante le ore notturne. Sembrano prendere vita, vagando per la pizzeria con intenzioni tutt’altro che rassicuranti.
Creature meccaniche
Mike, solo e vulnerabile, si ritrova braccato da queste creature meccaniche che sembrano nutrire una particolare ostilità nei suoi confronti. Per sopravvivere alle cinque notti di lavoro e proteggere se stesso, dovrà utilizzare le sue doti di intuito e osservazione, sfruttando le poche risorse a sua disposizione. Telecamere di sicurezza, porte blindate e torce luminose saranno le sue armi contro l’ignoto e il terrore che lo attanagliano.
Oltre all’inquietante presenza dei robot, Mike si imbatte in una serie di segreti inquietanti che ruotano attorno al Freddy Fazbear’s Pizza. Vecchi giornali, registrazioni audio nascoste e messaggi criptici lasciano intravedere una verità oscura sul passato del locale e sulle sue macabre vicende.
La scoperta della verità
L’obiettivo di Mike diventa quindi non solo la sopravvivenza fisica, ma anche la scoperta della verità che si cela dietro i misteri della pizzeria. Svelare i segreti del Freddy Fazbear’s Pizza potrebbe essere la chiave per liberarsi dalla morsa del trauma che lo perseguita e per ottenere la redenzione. La trama di Five Nights at Freddy’s si sviluppa su un crescendo di tensione e suspense, mescolando elementi di horror psicologico e paranormale.
Il film non solo intrattiene con la sua componente horror, ma invita lo spettatore a riflettere su temi come il trauma, la perdita e la redenzione. La dicotomia tra innocenza infantile e oscurità nascosta rappresenta un elemento chiave della narrazione, creando un’atmosfera di inquietudine che pervade l’intera vicenda.
Five nights at Freddy’s: dal videogioco al film
Il fascino vintage degli anni ’80 pervade il film Five Nights at Freddy’s, permeando la lugubre pizzeria dove il tempo sembra essersi fermato. La regia iniziale era stata affidata a Chris Columbus, per poi passare a Emma Tammi (“The Wind”). La sceneggiatura presenta evidenti rimaneggiamenti, creando un’andatura disomogenea. La prima parte accenna a un potenziale scontro tra la zia di Mike, cinica e avida, e il protagonista, tormentato da un’evidente instabilità, entrambi legati all’affidamento di Abi.
La regia del film Five nights at Freddy’s
La regista Tammi non sviluppa adeguatamente i spunti narrativi, abbandonandoli per concentrarsi su un epilogo risolutivo. L’obiettivo principale del film è quello di immergere lo spettatore nella pizzeria maledetta, ricreando la suspense del videogioco originale. Gli animatronic sono ben realizzati e inquietanti, ma il loro potenziale terrificante è mitigato da una regia che evita di mostrare scene cruente e lascia le uccisioni fuori campo.
Probabilmente, questa scelta è stata adottata per ampliare il pubblico e scongiurare un rating “R” da parte della commissione di censura, che per un film horror può essere considerato un deterrente. L’analisi del film evidenzia diverse criticità. La regia di Tammi, pur mostrando una certa attenzione all’atmosfera, non riesce a dare vita a una narrazione avvincente e coerente.
Lo sviluppo dei personaggi è superficiale e la tensione narrativa, seppur presente, non raggiunge mai picchi di vera e propria paura. Nonostante le sue debolezze, Five Nights at Freddy’s può comunque risultare apprezzabile dai fan del videogioco originale, che ritroveranno nell’ambientazione e nelle creature meccaniche l’essenza del gioco che li ha appassionati.
Per chi invece si approccia al franchise per la prima volta, il film potrebbe risultare poco coinvolgente e privo di mordente.
La critica
Five Nights at Freddy’s è un film che si lascia guardare, ma che non brilla per originalità o per incisività. La regia di Tammi non riesce a sfruttare appieno il potenziale della storia, limitandosi a ricreare l’atmosfera del videogioco senza aggiungere nulla di nuovo. Il risultato è un film che intrattiene, ma che non lascia il segno.
La trama del film si svolge in due epoche differenti; il presente, con Mike che lavora come guardia notturna nella pizzeria, e il passato, attraverso flashback che raccontano un tragico evento avvenuto anni prima. Il film introduce alcuni personaggi secondari, come la zia di Mike, il padre e la sorella, che però non sono approfonditi adeguatamente.
La colonna sonora del film è curata da Bear McCreary, compositore noto per le sue musiche horror. Il film ha ricevuto recensioni miste da parte della critica. Five Nights at Freddy’s è un film che ha il potenziale per intrattenere i fan del franchise, ma che non riesce a raggiungere pienamente i suoi obiettivi.
La regia poco incisiva e la sceneggiatura irregolare ne limitano l’impatto, rendendolo un film dimenticabile.
Dettagli film Five Nights at Freddy’s
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d’America |
Anno | 2023 |
Durata | 109 min |
Genere | orrore, thriller |
Regia | Emma Tammi |
Soggetto | dai videogiochi di Scott Cawthon |
Storia | Scott Cawthon, Chris Lee Hill e Tyler MacIntyre |
Sceneggiatura | Scott Cawthon, Emma Tammi, Seth Cuddeback |
Produttore | Jason Blum, Scott Cawthon |
Produttore esecutivo | Russel Binder, Beatrix Sequiera, Christopher Warner |
Casa di produzione | Blumhouse Productions |
Distribuzione in italiano | Universal Pictures |
Musiche | John Andrew Gush, Taylor Newton Stewart, The Living Tombstone |
Scenografia | Claire Sanchez |
Costumi | Natalie O’Brien |